martedì 10 maggio 2011

II - L'Afghanistan e il crollo della distensione. (storia)

Che cosa aveva spinto i sovietici a prendere quella decisione tanto stupida di entrare in Afganistan la vigilia di Natale del 1979?
Prima di tutto i capi del Cremlino erano consapevoli del fatto che la CIA, fosse o no all'origine delle rivolte tribali e militari degli utlimi due anni contro il regime comunista del PDPA a Kabul, era certamente coinvolta in operazioni di spionaggio e perlustrazione sui due versanti della catena dell'Hindu Kush. I tentativi occidenali di destabilizzare le repubbliche Islamiche dell'Unione Sovietica creavano non poca apprensione.
Anatolj Gromyko é il figlio di Andrej Gromyko. Quest'ultimo dopo essere stato per tanti anni il ministro degli esteri sovietico, conquistandosi in occidente il soprannome di Mr Nyet (il Signor No) a causa del suo atteggiamento duro e della rigida intransigenza, era diventato presidente dell'URSS, una carica prevalentemente onoraria, quando Gorbaciov era stato nominato segretario generale del PCUS, nel 1985. Andrej Gromyko, morto nel 1989, aveva scritto una lettera rivelatrice al Politburo, senza mai spedirla. Suo figlio Anatolj, cui l'aveva dettata, la rese pubblica nel 1997. In essa egli tenta di giustificare il suo voto a favore dell'intervento, in quella fatale riunione ristretta del Politburo del 12 dicembre del 1979, riferendosi a "circostanze soggettive e circostanze oggettive"
Tra le motivazioni "oggettive" c'erano i tentativi del Governo degli Stati Uniti di destabilizzare i confini meridionali dell'Unione Sovietica e di minacciarne la sicurezza. Questo atteggiamento nasceva dalla perdita di un fedele alleato, lo scià di Persia, spodestato nel febbraio del 1979, dagli interventi successivi dal regime del rivoluzionario e clericale ayatollah Khomeini, che aveva chiuso le basi americane e dai conseguenti piani americani per sostituire l'Iran con il Pakistan ed eventualmente anche con l'Afghanistan, quali basi antisovietiche. Oltre a ciò, c'era un presumibile coinvolgimento americano nei rivolgimenti politici e sociali  del 1978-79 in Afghanistan. Una decisione, quella di occupare l'Afghanistan, presa nel dicembre del 1979 in un conclave segreto della cerchia più ristretta dei membri del Politburo, senza presentare al congresso del Popolo le deliberazioni del Comitato e quindi la scelta di invadere l'Afghanistan. Politburo presieduto da Breznev."Putroppo" osservò Gromyko, "Breznev era convinto che Amin fosse capace di accordarsi con gli Stati Uniti", un evento, come lascia intendere, da evitare ad ogni costo.
(To be continued..)

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